E 'un mondo bellissimo.
La mappatura 3D del British Geological Survey ci mostra il mondo sotto una nuova luce.
Considerato l’aspetto fortemente pratico delle pubblicazioni, le mappe del British Geologic Survey sono di una bellezza straordinaria. Finemente dettagliate, colorate, squisitamente stampate, esse si impegnano nel dimostrare le complesse strutture geologiche e le formazioni che compongono il pianeta su cui viviamo. Sono state venerate come pinnacoli dell’arte cartografica dal 1835.
Dalla prospettiva alla previsione
Eppure, nonostante la loro bellezza e precisione hanno un difetto intrinseco e inevitabile. Devono mostrare un mondo tridimensionale in due dimensioni e non è un problema da sottovalutare. La cartografia geologica è utilizzata per calcolare le probabilità dei terremoti, prevedere le inondazioni e informare sulle difese contro le alluvioni. Trasformando la ricerca di minerali preziosi da una lotteria di prospezione a delle previsioni quasi certe, ha aumentato la nostra comprensione della vita sulla terra fino ad ottenere materiale fossile sempre più dettagliato. Gli scienziati del BGS hanno prodotto la prima mappa completa delle riserve sotterranee africane.
Ma anche per usare le migliori mappe, ogni geologo, geometra e cacciatore amatoriale di fossili deve imparare il trucco di trasformare il documento di un’immagine bidimensionale in un’immagine mentale tridimensionale, qualcosa che non è né facile né affidabile e ripetibile. Motivo per cui uno degli obiettivi principali del BGS per il prossimo decennio è quello di completare il passaggio dalla mappatura 2D alle immagini 3D.
Lo spostamento in blocco alla mappatura 3D
Non c’è da meravigliarsi se Virtalis, uno dei massimi esponenti al mondo dell’industria VR ha riscontrato un tale entusiasmo al British Geological Survey per il suo sistema di visualizzazione StereoWorks – come nel caso del dottor Martin Smith, responsabile BGS a Edimburgo, che spiega: “con la VR la necessità di passare dal 3D al 2D e viceversa viene annullata. Un team di progetto può lavorare insieme per costruire un modello 3D, interagire con i dati e interpretarli come gruppo”.
Tra i primi ad appassionarsi al proiettore Christie Mirage S+4K, Virtalis lo ha usato come parte di una visualizzazione integrata di StereoWorks presso la sede del BGS a Nottingham e poi in un impianto quasi identico in una struttura regionale a Edimburgo. Fattori che hanno avuto talmente successo da richiedere a Virtalis un aggiornamento a un ambiente di modellazione completamente in 3D immersivo.
Ciò ha richiesto un pacchetto software scritto da Virtalis – e la capacità di Christie Mirage S+4K di proiettare stereo attivo ad elevata qualità su uno schermo da 3,1 x 2,3 m.
Un’esperienza immersive e collaborativa
Andrew Connell, direttore tecnico Virtalis, spiega che il Mirage di Christie avrà molto da lavorare in questo ambiente 3D, “questo strumento permette ai geologi di presentare i loro risultati in modo convincente e coinvolgente. Supporta lo sforzo del tracciamento per una coinvolgente visualizzazione stereo”. La larghezza di banda di ingresso del Mirage di 220MHz sta a significare che l’immagine può anche reagire istantaneamente alla posizione della testa dell’utente e fornire un effetto olografico – inoltre i geologi possono essere effettivamente immersi nel paesaggio.
Essendo in grado di leggere i dati da modelli quali gli strati, l’epicentro del terremoto e la magnitudo, le immagini specifiche per area geografica e i dati tradizionali, possono essere miscelate immagini multiple sulla stessa topografia sottostante. Le immagini satellitari sono in grado di fondersi con mappe politiche per poi svanire in dati geologici con colori diversi.
Ginnastica mentale
Tutto questo può essere presentato in una sala da venti posti; Tuttavia, il dottor Stuart Clarke, il geologo del BGS responsabile dello sviluppo di molti dei modelli 3D, spiega che funziona in modo più efficace quando squadre di cinque o sei sono in grado di avvicinarsi alle immagini ad alta risoluzione e ‘sfruttare appieno l’effetto stereo 3D essendo totalmente immersi. Prima di questo facevamo girare modelli su schermo; ma le immagini 3D su uno schermo piatto possono spesso indurre in errore – c’è la possibilità che il cervello fraintenda le informazioni, perché la modalità di visualizzazione può giocare brutti scherzi. La modalità stereo ci offre un modo di visualizzare questi modelli con una corretta prospettiva’.
E’ questa capacità di mettere le squadre all’interno della loro materia, come partecipanti virtuali piuttosto che osservatori, che rende il 3D un tecnica così innovativa. Questo è possibile solo perché le immagini ad alta risoluzione possono creare un’esperienza credibile e veritiera.
Il British Geological Survey, Virtalis e Christie stanno aiutando gli scienziati a guardare il mondo in un modo diverso – un modo che avrà un profondo effetto sulla comprensione di come funziona il nostro pianeta, le sue risorse e le minacce che affronta, in quanto la nostra popolazione cresce e avvengono i cambiamenti climatici.
Tra tutti questi cambiamenti, mentre la cartografia geologica ha percorso una lunga strada dalla carta e l’inchiostro, due cose rimangono costanti, il grande desiderio di esplorare la terra in tutta la sua complessità e l’innegabile bellezza delle immagini che vengono create per spiegarla.